martedì 16 marzo 2010

Sabato 20 Marzo – Ore 17.00 - Dove andremo a finire?

Sabato 20 Marzo – Ore 17.00 – Sede di via Soperga 36 Milano
In occasione delle regionali 2010 riprendiamo a parlare di politica
Dove andremo a finire?
Momento di dibattito e di confronto

Come si possono porre gli omosessuali credenti di fronte alla deriva della nostra convivenza civile? Come possono affrontare l’intreccio sempre meno trasparente che si sta progressivamente creanto tra le varie oligarchie che si dividono il potere in Italia? Quali scelte hanno concretamente davanti per liberare la Chiesa, la società e la politica dalle «seduzioni del potere»? Per riflettere su questi temi avevamo chiesto a quanti, in Lombardia, concorrono alla carica di Governatore, di mandarci un loro rappresentante: alcuni (quelli che sono più a loro agio nei palazzi del potere che tra le persone normali come noi) hanno ignorato il nostro invito (rimediando così l'ennesima figuraccia), altri hanno invece risposto:

Vittorio Agnoletto (candidato alla presidenza della Regione Lombardia per la Federazione della Sinistra) ha accettato di venire in prima persona;
Vito Crimi (candidato per movimento Cinque stelle) ci ha fatto contattare da Ettore Soffientini (capolista del Movimento Cinque Stelle in Provincia di Milano);
Marco Cappato (che avrebbe dovuto candidarsi per la Lista Bonino) ha segnalato l'iniziativa a Francesco Poiré (segretaro dell'associazione «Enzo Tortora - Radicali Milano»).

L'incontro dsarà un'occasione importante per parlare dei temi che ci stanno più a cuore, come il superamento delle discriminazioni, la tutela e il riconoscimento delle coppie omosessuali, la lotta all'omofobia e la difesa delle minoranze.

lunedì 15 marzo 2010

Lombardia, Lipparini: le illegalità persistono e si aggravano, rinviare le elezioni

Lombardia, Lipparini: le illegalità persistono e si aggravano, rinviare le elezioni

14 marzo 2010

Già diverse dichiarazioni utilizzano la sentenza di oggi del Consiglio di Stato, che conferma la partecipazione di Formigoni alle ragionali, come prova che i Radicali hanno agito scorrettamente e che le firme della lista Per la Lombardia erano firme valide e corrette. Vorrei ricordare che le firme depositate da Formigoni erano, e sono, viziate da gravi irregolarità, non solo perché difettano dei timbri e delle autentiche, ma perché raccolte in dape precedenti alla definizione della lista dei candidati, avvenuta, per ammissione dello stesso Formigoni, solo a poche ore dal termine per la presentazione. La sentenza ribadisce invece che non ci sia la possibilità per l’Ufficio centrale regionale di escludere una lista già dichiarata erroneamente ammissibile, anche a fronte di nuove verifiche. Questo getta ombra sulla qualità dei controlli svolti in tribunale sulle liste depositate: superficiali, errati, e non rettificabili. Se come Radicali avessimo deciso di dichiarare un numero superiore e fasullo di firme raccolte, se avessimo depositato moduli senza timbri e autentiche, forse oggi saremmo anche noi ammessi a queste elezioni.

Abbiamo invece scelto la strada della legalità e della correttezza,denunciando l’irregolarità di tutto il procedimento elettorale. Oggi il PDL e il PD, che tanto si sono minacciati in piazza e sui giornali, hanno fretta di chiudere la vicenda, d’accordo nel non denunciare le altrui irregolarità e correre al voto. Da radicali, unici a pagare il prezzo di questo scempio di regole, non possiamo che ribadire l’illegalità che rischia, con gli accertamenti che proseguiranno anche dopo il voto, di pregiudicare l’esito di queste elezioni e chiedere immediatamente il rinvio del voto.

Manifesti di Tinto Brass a Milano, Lipparini: il vero scempio è l’attentato allo Stato di Diritto

Manifesti di Tinto Brass a Milano, Lipparini: il vero scempio è l’attentato allo Stato di Diritto

14 marzo 2010

Leggo di associazioni che protestano per il manifesto di Tinto Brass (Meglio un Culo che una faccia da Culo e Eros è liberazione) che come radicali abbiamo affisso sul nostro Gazebo in Piazza San Babila a Milano. La candidatura di Tinto Brass, insieme a quella di tutta la lista Bonino Pannella in Lombardia, è caduta per il fatto che ci siamo rifiutati di presentare firme viziate dalle decine e centinaia di irregolarità che sono state compiute da PDL e PD in testa per presentare i loro candidati. Se qualcuno dovesse scandalizzarsi, o chiedere l’intervento del Capo dello Stato, lo faccia per domandare che tutti i cittadini possano conoscere per deliberare scegliendo, nell’ambito di elezioni democratiche, se dare o meno il proprio voto ai candidati che più lo rappresentano. Oggi lo scempio delle regole e dello Stato di diritto rende impossibile alla sola Lista Bonino Pannella di partecipare alle elezioni regionali in Lombardia, questo è il vero scandalo.

Cappato: Berlusconi se la prende con i giudici, ma gli stanno salvando liste illegali

Cappato: Berlusconi se la prende con i giudici, ma gli stanno salvando liste illegali

13 marzo 2010

Silvio Berlusconi insiste con la storiella del complotto ordito dai Radicali e dai giudici. Per quanto riguarda noi, possiamo solo rivendicare di aver fatto ciò che da sempre facciamo: lottare per l'affermazione del diritto, per il rispetto delle regole. Quanto ai giudici, il Presidente del Consiglio evidentemente o è male informato o è in malafede. Dovrebbe infatti sapere che la presentazione illegale delle Liste di Formigoni in Lombardia è finora stata salvata soltanto dal comportamento della magistratura. Se infatti il giudice civile ha finora deciso di ignorare l'assenza delle firme regolari necessarie, la Procura di Milano ha rifiutato di prendere in considerazione una serie evidente di reati relativi alle circa 2.000 sottoscrizioni falsamente autenticate da eletti locali del PdL prima ancora che esistesse il listino regionale sul quale avrebbero dovuto essere raccolte le firme. Si tratta di reati per i quali non sarebbe nemmeno necessario sentire i perfidi Radicali, basterebbe chiedere conferma a Roberto Formigoni delle sue dichiarazioni pubbliche sulle liste chiuse la sera prima della consegna delle firme, a seguito di vertici ad Arcore con anche Bossi e lo stesso Berlusconi.
Berlusconi, Formigoni e Bossi, più che essere vittime di un complotto, con le loro liste illegali sono stati finora -e ci auguriamo non definitivamente- salvati dalla magistratura civile e penale.

Cappato: Napolitano non è interessato al diritto di chi vorrebbe essere informato, e magari votare Bonino-Pannella?

Cappato: Napolitano non è interessato al diritto di chi vorrebbe essere informato, e magari votare Bonino-Pannella?

13 marzo 2010

Ora che la piazza del centrosinistra è stata esibita, e in attesa che Berlusconi mostri la sua, continuiamo da soli a porre con molto rispetto una domanda al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: che ne è del diritto di ogni cittadino italiano ad avere 30 giorni di campagna elettorale legale, fatta di dibattiti e confronti tra persone e programmi? E ancora: se il Presidente si è fatto carico del diritto di potenziali elettori del PdL e della Lega a votare il proprio partito, davvero non contano nulla gli 800.000 elettori della Lista Bonino-Pannella, che in molte regioni italiane non troveranno, come anche gli altri cittadini, il partito che avevano votato alle Europee?

Regionali: approvata da Consiglio Democratici e Liberali Europei la risoluzione radicale su illegalità elezioni

Regionali: approvata da Consiglio Democratici e Liberali Europei la risoluzione radicale su illegalità elezioni

12 marzo 2010 · Comunicato stampa di Radicali Italiani

Il Consiglio dei Liberali e Democratici Europei in corso a Roma presso il centro congressi Capranica ha approvato la risoluzione d'urgenza presentata da Radicali Italiani sull'illegalita delle elezioni regionali.
In particolare, la risoluzione prende atto delle violazioni delle regole di presentazione delle liste elettorali avvenuta in Italia, dei mutamenti a poche settimane dal voto delle leggi elettorali in 6 regioni, della grave decisione della Rai di sospendere i dibattiti politici proprio durante la campagna elettorale e, infine, chiede a tutti i partiti membri dell' ELDR di " sostenere tutte le iniziative per portare il "caso Italia" davanti alle competenti giurisdizioni internazionali per denunciare le sistematiche violazioni dei diritti civili e politici dei cittadini italiani"
La risoluzione e' stata presentata da Matteo Mecacci, deputato radicale e relatore Osce su democrazia e diritti umani. Della delegazione di Radicali Italiani fanno parte oltre a Mecacci, Antonio Stango e Ouattara Gaoussou.

Cappato: Formigoni si è nascosto dietro a un cavillo per coprire le illegalità

Cappato: Formigoni si è nascosto dietro a un cavillo per coprire le illegalità

9 marzo 2010

Dichiarazione di Marco Cappato, Lista Bonino-Pannella


Con la sentenza di oggi il TAR della Lombardia dà il proprio avallo alla strategia formigoniana di nascondersi dietro a un cavillo di dubbio fondamento giuridico per coprire l'illegalità delle sue firme. Formigoni e il TAR infatti rinunciano a difendere l'indifendibile, cioè le firme di Formigoni, ma scelgono di negare il diritto dei cittadini a veder accertato il rispetto delle procedure elettorali. Seguendo questa strada di comodo, il TAR ha evitato a Formigoni l'imbarazzo di dover utilizzare un decreto salvaliste più che screditato, presso l'opinione pubblica e non solo. Con i nostri legali stiamo lavorando per fare appello

Cappato, la moviola è stata abolita. Formigoni ammette oggi che la lista è stata chiusa dopo la raccolta firme

Cappato, la moviola è stata abolita. Formigoni ammette oggi che la lista è stata chiusa dopo la raccolta firme

8 marzo 2010

Dichiarazione di Marco Cappato, Lista Bonino-Pannella
Leggo nell'intervista a Repubblica di oggi che Roberto Formigoni afferma perentoriamente che "la moviola ha stabilito che il rigore rilevato in modo illegittimo dai radicali non c'era". Questa affermazione risponderebbe a verità se il TAR avesse accertato cioò che non poteva accertare (e che nessuno ha osato sostenere): l'assenza di irregolarità. Ma Formigoni sa benissimo che il Tribunale non è nemmeno entrato nella questione. Se l'avesse fatto (o se lo farà, prima o dopo le elezioni), l'"aiutino" del decreto sarebbe stato indispensabile a Formigoni per sanare almeno una piccola parte delle firme non valide. Non sarebbe stato e non sarà sufficiente, in realtà, per sanare circa 1.500 firme raccolte e autenticate prima che le liste esistessero. E' lo stesso Formigoni ad ammettere nell'intervista che la lista è stata chiusa nella notte tra il 25 e il 26 febbraio, mentre le autentiche iniziano dal 13 febbraio e sono per circa metà antecedenti al 24, come abbiamo documentato pubblicando i conteggi su internet. IL TAR, più che usare la moviola per stabilire se c'era un rigore, ha abolito la moviola stabilendo che il goal dell'illegalità è andato comunque a segno e che Formigoni è rimesso in corsa. Almeno per ora.

Cappato: Formigoni ha ottenuto dal tar di coprire la verità sulle sue liste

Cappato: Formigoni ha ottenuto dal tar di coprire la verità sulle sue liste

6 marzo 2010

Roberto Formigoni ha ragione quando dice che oggi davanti al TAR non ha dovuto (almeno per ora) usare l'"aiutino" del decreto eversivo studiato apposta per salvare le sue Liste e quelle del Pdl a Roma. Ciò è accaduto non perché Formigoni abbia dimostrato la validità delle sue firme (e su questo l"aiutino" del decreto sarebbe stato indispensabile, per quanto insufficiente). Il Presidente della Lombardia ha infatti abbandonato il proposito di accertare la verità su tutte le liste inclusa la sua, ed ha ottenuto dal TAR che fosse annullata l'azione di verità realizzata da noi Radicali, lasciando senza immediate conseguenze la documentata assenza delle firme regolari minime per presentarsi alle elezioni.

Cappato: decreto eversivo a beneficio di falsari. Necessaria riconvocazione elezioni con riforma procedure

Cappato: decreto eversivo a beneficio di falsari. Necessaria riconvocazione elezioni con riforma procedure

5 marzo 2010

Il Decreto del Consiglio dei Ministri è un tentativo eversivo di porre il potere al di sopra e contro la legge.

La strada della legalità democratica è quella che da settimane inutilmente abbiamo indicato al Presidente della Repubblica e al Capo del Governo: annullare un procedimento elettorale illegale e riconvocare le elezioni regionali rivedendo contestualmente gli assurdi ed opachi meccanismi di presentazione delle liste.
Una soluzione realizzata a beneficio di falsari e incapaci contribuirebbe invece ad aggravare il carattere illegale del regime partitocratico italiano.
Dichiarazione di Marco Cappato, Lista Bonino-Pannella
PANNELLA: C'È UNA SOLUZIONE RADICALE E RAGIONEVOLISSIMA PER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE DI "BASSO IMPERO" NELLA QUALE IL REGIME PARTITOCRATICO S’È CACCIATO

mercoledì 3 marzo 2010

Regionali, Poirè: Alcuni elettori sono più cittadini di altri

Alcuni elettori sono più cittadini di altri

03 marzo 2010

Dichiarazioni di Francesco Poire’, segretario dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani

Il presidente del Senato Renato Schifani si augura fortemente che possa essere garantito il sacrosanto diritto di voto che dalla Costituzione e’ previsto per tutti i cittadini: la sostanza prevalga sulla forma. Noi invece ci auguriamo soltanto che la legge prevalga sugli abusi.
Fa riflettere vedere che coloro che deridevano Emma Bonino in sciopero della fame e della sede ora chiedono la violazione della legge per "garantire il voto a tutti i cittadini" : penso si riferiscano solo a quelli che voterebbero il PDL e non ai sostenitori della Lista Bonino-Pannella in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Marche e Basilicata; Forza Nuova in Toscana, Umbria e Marche; Sinistra Critica in Umbria; Venetie per l'autogoverno in Veneto; PCL (lavoratori per il comunismo) in Emilia e Calabria; Io Sud in Basilicata; Federazione della Sinistra in Basilicata; Io Sud-MPA, La Destra, la Lista Bonino, Forza Nuova e Campania Libera in alcune province in tutta Italia.
Nessuno di queste Liste e Partiti ha fatto nulla di tutto ciò che sta inscenando il PDL : tutti hanno accettato la decisione dei Tribunali.
Non vorrei che si venisse a creare una situazione dove alcuni elettori siano più cittadini di altri.

Regionali, Radicali a Corsaro e Podestà: chiediamo solo il rispetto delle regole

Regionali, Radicali a Corsaro e Podestà: chiediamo solo il rispetto delle regole
2 marzo 2010

Dichiarazione di Lorenzo Lipparini, Delegato lista Bonino-Pannella per la Lombardia e presentatore dei ricorsi

In relazione alla dichiarazione rilasciata da Corsaro e Podestà, sotto riportata, facciamo notare al Presidente della Provincia di Milano e ai leader del Pdl della Lombardia che, nell’incredibile caso non se ne fossero accorti, i nostri ricorsi non sono stati effettuati solo sulle liste di Formigoni, ma anche sulle liste di Penati Presidente. In seguito ai conteggi da noi effettuati, sui quali abbiamo basato gli esposti, abbiamo infatti riscontrato numerose e gravi irregolarità su entrambe le liste. Da settimane, da mesi, denunciando abusi e violazioni, chiediamo il rispetto delle regole nel corso dell'attuale procedimento elettorale. Non possiamo quindi che accogliere positivamente la proposta, ci auguriamo non solo provocatoria, di estendere i controlli sull’autenticità delle firme a tutte le liste e in tutte le Regioni. “Rileviamo con stupore che i Radicali, dopo essere stati esclusi dalla competizione in Lombardia per non avere raccolto le firme, abbiano prima presentato ricorso contro la Lista Formigoni sulla base di cavilli formali già giudicati inefficaci da sentenze del Consiglio di Stato e di diversi Tar, ed oggi addirittura chiedono una perizia calligrafica delle nostre firme". "Se si considera che i Radicali di solito sono esperti proprio nella raccolta delle firme e che la loro autonoma candidatura in Lombardia avrebbe ulteriormente abbassato le capacità di raccolta consenso del centrosinistra, vien quasi da pensare che le loro azioni forsennate servano a tenersi buoni i sodali del PD il cui impegno e' senz'altro indispensabile per aiutare la candidatura della Bonino nel Lazio"."Peraltro - concludono - la richiesta di perizia calligrafica da loro gia' avanzata ieri avanti la Commissione Centrale Regionale e da questa rigettata, non ci allarma ne' ci spaventa, con la sola condizione che venga estesa a tutte le firme raccolte da ogni lista ed in ogni regione d'Italia".

lunedì 1 marzo 2010

LISTA BONINO-PANNELLA CHIEDE ESCLUSIONE DELLE LISTE DI FORMIGONI E PENATI

LISTA BONINO-PANNELLA CHIEDE ESCLUSIONE DELLE LISTE DI FORMIGONI E PENATI
Oggi conferenza stampa a Milano alle 11.30

Il delegato della Lista Bonino-Pannella Lorenzo LIPPARINI, accompagnato
da Marco Cappato, ha depositato stamane alle ore 8.30 all'Ufficio
elettorale centrale regionale e alla Procura della Repubblica presso il
tribunale di Milano formale istanza di rivalutazione dell'ammissione
della Lista "Per la Lombardia" avente come capolista Roberto Formigoni e
della Lista "Penati Presidente" avente come capolista Filippo Penati PER
INSUFFICIENZA DELLE FIRME DEI SOTTOSCRITTORI.
La Lista Bonino-Pannella ha anche chiesto alla Procura della Repubblica
di voler procedere al sequestro in originale delle Liste avente come
capolista Formigoni al fine di conservare la prova di eventuali illeciti.

Le ragioni dell'iniziativa, così come le valutazioni dell'esclusione
della Lista Bonino-Pannella in Lombardia, saranno oggetto della
conferenza stampa che Marco Cappato e Lorenzo Lipparini terranno oggi a
Milano, alle ore 11.30 in via Malachia Marchesi de' Taddei 10 presso la
sede dell'Associazione radicale Enzo Tortora.